Il bonus 75 barriere architettoniche e infissi è un incentivo dedicato all’eliminazione degli ostacoli che impediscono un comodo utilizzo degli edifici alle persone con disabilità motoria o sensoriale. Consente di sostituire o modificare anche gli infissi, a patto che gli interventi rispettino i requisiti.
Come riporta l’Agenzia delle Entrate, con il bonus barriere si possono usare anche sconto in fattura e cessione del credito, con le loro complessità.
In questa guida trovi le principali informazioni sul bonus 75 barriere architettoniche. Ti aiuterà a conoscere meglio questo importante incentivo e capire se può essere utile per migliorare il comfort della tua abitazione.
Table of Contents
Che cos’è il bonus 75 barriere architettoniche
Il bonus 75 barriere architettoniche contiene una detrazione fiscale fino al 75% per chi vuole rimuovere gli ostacoli all’accessibilità e all’utilizzo dell’edificio.
É strettamente connesso al D.M. 236/89 che descrive gli elementi che costituiscono barriera architettonica e fornisce indicazioni su come dovrebbero essere gli edifici e i loro componenti, inclusi gli infissi.
Puoi usare il bonus 75 per migliorare il comfort della tua abitazione quando sono presenti ostacoli e strutture non in regola con il Decreto.
Scade il 31 dicembre 2025.
A chi spetta il bonus 75 barriere architettoniche e infissi
Possono usarlo:
- persone fisiche
- enti
- imprese.
Per usufruire del bonus 75 non è necessario che nell’edificio vivano persone con disabilità o over 65.
Questo aspetto è molto importante ed è connesso ai principi dell’incentivo. L’obiettivo è rendere gli edifici accessibili, visitabili e utilizzabili a tutti, guardando anche al futuro.
Una casa con ostacoli può infatti creare disagio a tutte le età, in particolare con il passare degli anni.
Quali sono le barriere architettoniche secondo il D.M. 236/89
Il Decreto Ministeriale 236 del 1989 descrive in modo chiaro quali sono le barriere architettoniche:
a) ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta o impedita in forma permanente o temporanea
b) ostacoli che limitano o impediscono a chiunque il comodo e sicuro utilizzo di parti, attrezzature o componenti
c) mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
Il bonus 75 barriere architettoniche serve a eliminare questi ostacoli intervenendo con modifiche, sostituzioni e installando elementi accessori (come un montascale, ma anche la motorizzazione di un avvolgibile).
Gli infissi devono essere facilmente raggiungibili e facili da usare, senza ante pesanti e sistemi che necessitano sforzi eccessivi
Quando si può usare il bonus barriere architettoniche per gli infissi
Si può usare quando gli infissi costituiscono un ostacolo all’accessibilità e all’utilizzo.
Questo aspetto è stato poco curato fino ad adesso e non mancano criticità più o meno importanti anche con i nuovi prodotti.
Avere infissi difficili da utilizzare o che impediscono un accesso confortevole è un disagio per tutti e può diventare una barriera per le persone con ridotta capacità motoria o sensoriale.
Ecco 3 esempi:
- finestre con maniglie troppo in alto che possono essere scomode da utilizzare
- avvolgibili pesanti, magari con un sistema datato che necessita uno sforzo importante per essere utilizzato
- persiane o scuri non più raggiungibili per l’apertura e la chiusura
- porte interne troppo piccole per consentire il passaggio di una carrozzina.
Questi casi rientrano rientrano nelle tipologie descritte dal D.M. 236/89. Gli interventi di miglioramento possono essere inclusi nel bonus 75.
Quali caratteristiche devono i nuovi infissi per usufruire del bonus 75 barriere architettoniche
Dobbiamo ottenere un miglioramento, eliminando gli elementi che fanno da barriera architettonica.
L’incentivo include anche le spese di adattamento e gli interventi propedeutici che servono a completare il lavoro (per esempio l’installazione di un sistema motorizzato per usare in modo semplice tapparelle e avvolgibili).
Include anche al sostituzione, spesso la soluzione migliore per i contesti più critici.
I nuovi infissi o gli infissi adattati dovranno:
- essere facili da usare
- avere meccanismi e parti mobili facili da raggiungere
- rispettare le indicazioni del D.M. 236/89 per la luce di passaggio e le altezze di maniglie e sistemi di comando
- avere spigoli delle finestre sicuri
Il principio è quello di realizzare infissi accessibili e fruibili a tutti, a prescindere dalle capacità motorie.
Porte interne e ingressi dovrebbero avere una luce adeguata al D.M. 236/89 e ai regolamenti regionali per consentire il passaggio anche con una carrozzina
Quali sono i massimali di spesa per il bonus 75
I massimali di spesa variano in base alla tipologia di edificio oggetto dei lavori. Sono:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliari interne ad edifici plurifamiliari indipendenti e con accessi autonomi.
- 40.000 euro moltiplicati per il numero di unità immobiliari in edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 euro moltiplicati per le unità immobiliari in edifici con più di otto unità immobiliari.
Come funzionano detrazioni, sconto in fattura e cessione del credito con il bonus 75 barriere architettoniche e infissi
Per il bonus 75 barriere architettoniche il governo ha riattivato sconto in fattura e cessione del credito. Questi due strumenti si possono usare, ma hanno ancora le criticità che abbiamo visto negli anni passati.
Con il bonus 75 puoi recuperare le spese in 3 modi:
- detrazioni
- sconto in fattura
- cessione del credito.
La detrazione irpef o ires consente di recuperare fino al 75% delle spese sostenute. Prevede 5 rate annuali per un massimo di 5 anni. É il modo più semplice e sicuro per usare l’incentivo. Serve però abbastanza capienza di tasse per coprire la detrazione.
Lo sconto in fattura lo fa direttamente il fornitore. Il prezzo finale è scontato del credito d’imposta ottenuto. È un modo comodo per il cliente, ma va accordato col fornitore. Ad oggi non è facile trovare aziende che fanno sconto in fattura, proprio per la difficoltà di cedere il credito a banche e istituti autorizzati. Inoltre necessita una burocrazia importantissima, tutto deve essere fatto in modo ordinato e preciso e gestito da tecnici esperti.
Per la cessione del credito rimane la criticità delle banche, oltre a tanta burocrazia da gestire. In questo caso è il cliente a cedere il credito ottenuto alla banca. Dovrà quindi prendere accordi e trovare un istituto che accetta di acquistare il credito.
Le maniglie di finestre e porte devono avere altezze specifiche ed essere facili da usare
Conclusioni
Il bonus 75 barriere architettoniche è un incentivo che punta a rendere gli edifici più confortevoli e accessibili. É dedicato a tutti e valido anche negli edifici senza over 65 o persone con disabilità.
Avere una casa comoda e fruibile è un valore importante. Con l’incentivo possiamo cogliere l’opportunità per fare un miglioramento, eliminando i possibili ostacoli.
Puoi usarlo anche per modificare, motorizzare o sostituire gli infissi, a patto di rispettare i requisiti del bonus.
C’è una burocrazia specifica che andrà gestita con attenzione. Servirà per prima cosa uno stato di fatto che evidenzi le barriere architettoniche presenti. Le spese dovranno essere asseverate e, in caso di sconto o cessione, servirà il visto di conformità.
Per recuperare le spese il metodo più semplice è la detrazione. Cessione e sconto in fattura hanno bisogno di una valutazione attenta, anche in base alla disponibilità di banche e fornitori.
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